L’auto è in crisi, ma gli italiani non smettono di amarla

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Abbiamo trascorso due anni a farci domande,sopraffatti da eventi imprevisti e incontrollabili. Ci siamo detti che la crisi era temporanea, che il peggio sarebbe passato velocemente. Invece siamo
ancora qui, a fare i conti con un mondo diverso rispetto a quello che conoscevamo nel 2019. Un villaggio globale messo in difficoltà prima dai risvolti pandemici, poi dalla guerra in Ucraina, che ha appesantito il clima di incertezza portando anche nuovi problemi al settore automotive. Secondo gli ultimi dati divulgati dall’Acea prima della pubblicazione di questo numero di Tuttauto, in Europa Occidentale si immatricola meno di un milione di autovetture al mese: a maggio 2022 sono state appena 948.149, in calo del 12,5% rispetto al già non felice maggio 2021 e del 34,3% rispetto a maggio 2019.

La crisi non risparmia nessuno. Nei primi cinque mesi di quest’anno in Italia le immatricolazioni hanno fatto registrare un calo del 38,9% al confronto con lo stesso periodo del 2019. Tra i principali mercati del Vecchio Continente fanno leggermente meglio di noi Francia (-35,8%) e Germania (-33,5%); ancora peggio, invece, la Spagna (-43,3%). Ciò che sta accadendo in Ucraina, oltre alla sofferenza e alla disperazione delle persone coinvolte nei territori colpiti dai bombardamenti, porta complicazioni ulteriori per tutto il nostro settore. Il conflitto ha reso impossibile fare qualunque ipotesi in merito al ritorno alla normalità per il mercato dei microchip, oltre a mettere in enorme difficoltà anche quello del “fascio cavi”, i cablaggi di cui l’Ucraina è uno dei principali produttori al mondo.

In questo contesto, si parla di transizione energetica, mobilità sostenibile, con una crescente attenzione per le motorizzazioni ibride ed elettriche. Tantissima carne al fuoco, che rischia di mettere in difficoltà chi vorrebbe cercare di capire cosa sta succedendo. Per questo, nel nostro piccolo, con il nuovo numero di Tuttauto che avete tra le mani ci siamo dati una missione:  aiutare a orientarvi nei complessi tempi che stiamo vivendo, offrendovi  spunti di riflessione, interviste con le voci dei protagonisti del settore e dati e numeri per interpretare le tendenze attuali.

Marco Mosaici, direttore aftermarket network di Arval Italia, ci parlerà della crescita del network degli Arval Center, capaci di effettuare oltre un milione di interventi riparativi all’anno tra meccanica, gomme e carrozzeria, con l’obiettivo ambizioso di passare dagli attuali 1.500 centri a 2.300 entro il 2025. Per intercettare sul campo gli umori degli operatori, conosceremo la storia di Moderna Car Service, un’azienda innovativa e  al passo coi tempi. Quindi, nelle pagine successive, ci prenderemo il tempo per occuparci di dati e statistiche interessanti. In primis grazie agli studi elaborati da Aniasa. Le immatricolazioni crollano, l’elettrico ha ancora costi molto elevati, manca un’adeguata rete di ricarica e la produzione di nuovi modelli è messa in ginocchio per i motivi che ricordavamo. Eppure, l’amore degli italiani per l’auto è immutato: per circa il 90% di noi è il mezzo usato prevalentemente per muoversi. Un amore che significa anche cospicui sforzi per sostenere le spese di acquisto che. come vedremo, ammontano a oltre 180 miliardi di euro solo nel 2021. Abbiamo tanti argomenti, analisi e notizie interessanti. Non resta che augurarvi buona lettura!